Il Pianeta Last Hope è un pianeta appartenente all'Universo di "Dragon Ball Multiverse".
Caratteristiche[]
Last Hope è il pianeta che è stato scelto dai Kaiohshin per la coltivazione dei Senzu necessari al sostentamento e alla sopravvivenza di Vegeth. Probabilmente esiste anche in tutti gli altri Universi o quasi, ma viene scoperto e usato solo nell'Universo 16.
Mappa Geografia[]
La mappa di Last Hope fatta dalle macchine di Bulma.
Kibitoshin trova questo pianeta durante l'allenamento di Vegeth per il Teletrasporto, é abbastanza lontano da altre civiltà e per cui ben nascosto. Grazie alle macchine di Bulma si è potuto vedere che Last Hope ha una circonferenza di circa 21.000 chilometri, ossia metà della Terra. C’è solo un grande continente, e il pianeta è ricoperto per il 57% dall’acqua e quindi per il 43% dal suolo, non c’è inoltre nessun deserto. Il 41% del continente è ricoperto dalla foresta e il 24% dalle montagne. Il rimanente 35% è costituito da colline e valli, molto buone per l’agricoltura. Inoltre ci sono una grande quantità di fiumi con cui si possono irrigare i campi.
Bulma e Vegeth dividono la superficie in sei parti, e il Saiyan li battezza genialmente con "Polunga", "Shenron", "Karin", "Dende", "Mr.Popo" e "Piccolo”, mentre l'oceano diventa "Oceano", la foresta più grande "Gohan", le altre "Goten", "Trunks" e "Crilin", le due valli più grandi "Bulma" e "Chichi". Le due montagne più alte invece ricevono i nomi di "Goku" e "Vegeta".
Flora e Fauna[]
Il terreno non è mai stato utilizzato, perciò è molto fertile, l’aria è pura come quella del mondo delle Divinità e non vi sono presenti degli esseri pensanti. Ci sono solo alcuni animali, qualche strana creatura, ma nulla di pericoloso. Vegeth lo definisce fantastico, lui e le sue famiglie sono i primi esseri a visitarlo ed a coltivarne la superficie a mani nude dato che sono più veloci di qualsiasi macchinario. Sul terreno di Last Hope si possono coltivare circa un milione di Senzu all'anno, ma i primi fagioli sono cresciuti solo dopo 3 mesi nonostante l'aiuto dei Namecciani.